Antonio Ramberti Solo, Mal Accompagnato
il 24 giugno 2009
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Le scuole medie e superiori erano più distanti, figuriamoci. Nel 1990, finiti i venti mesi da obiettore di coscienza, tergiverso fino all'ultimo giorno utile per l' iscrizione all' Università di Firenze. Decido così di prendere in gestione l' antico bar di famiglia, il "Caffè Grand' Italia". Mi ci dedicherò per diciotto faticosi e nello stesso tempo bellissimi anni. Nel frattempo butto anima e corpo nel gioco del pallone, scrivo poesia e piccoli racconti, organizzo serate con musica dal vivo nel "Caffè".
Forse questa ultima attività mi spinge a chiedere una pianola in prestito da un amico e comincio (ditino,ditino) a strimpellare. Avevo 27 anni, scusate il ritardo. Partecipo a qualche festival canoro locale. Nel 2000 debutta finalmente il mio primo spettacolo " Il treno in fondo al mare", quattordici canzoni arricchite da monologhi e poesia a tratti comica. Nel 2003 si avvera un sogno.
Esce " Il treno in fondo al mare" il mio primo album da cantautore, prodotto da mio fratello Roberto Ramberti e distribuito da CNI La spinta del disco è buona, faccio spettacoli in teatri e locali , cercando di migliorare, causa ritardo, la mia presenza scenica e la mia sgangherata tecnica pianistica. Partecipo al "Pigro" a Teramo , rassegna musicale dedicata ad Ivan Graziani, a "Roma di Amilcare" altra rassegna organizzata dal Club Tenco. Mi iscrivo a vari concorsi tra i quali il "Premio De Andrè" dove partecipo alla finale.
Nel frattempo con il "DUO BUCOLICO" con il mio collega-fratello cantautore Daniele Maggiori, giriamo festival di strada e locali in tutta Italia e non solo. Poi arriva il " Rambertrio" con Gildo Montanari e Tommy Graziani, formazione per Vino rosso e orchestra col quale mi esibisco in Osterie e sagre in Piazza. Continuo a scrivere canzoni a ritmo incessante, nel cassetto ne ho ormai una tonnellata, ma il secondo disco (manco a dirlo) tarda ad arrivare. Il disco ora è finito e io lascio definitivamente il "Caffè" per dedicarmi a pieno alla mia musica. Ho quarantuno anni, è un pò tardi ma tenterò un prodigioso recupero nella mia nuova carriera. Speriamo di sentirci, puntuali questa volta. ....