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Antigone di Sofocle al Teatro del Cerchio di Parma

dal 03 al 11 marzo 2012

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Parma via Pini 16/a  -  Parma

Info: 335490376

Descrizione dell'Evento

Il nucleo del dramma sofocleo risiede nello scontro fra due volontà e due concezioni del mondo: quella di Antigone, fanciulla fragile fisicamente ma fortissima moralmente, di rispettare le leggi non scritte della natura (phùsis) e quella di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nomos)

Nuova Produzione 2012 Teatro del Cerchio

"L'ANTIGONE" di Sofocle

Il nucleo del dramma sofocleo  risiede nello scontro fra due volontà e  due concezioni del mondo: quella di Antigone, fanciulla  fragile fisicamente ma fortissima moralmente, di rispettare le leggi non scritte della natura (phùsis) e quella di Creonte tesa a imporre la forza dello Stato e della legge (nomos) . «Neppure pensavo - dice Antigone a Creonte - i tuoi decreti avere tanta forza che tu uomo potessi calpestare le leggi degli dèi, quelle leggi non scritte e indistruttibili. Non soltanto da oggi  né da ieri, ma da sempre esse vivono, da sempre: nessuno sa da quando sono apparse». Per parte sua Cleonte adduce la ragione del diritto positivo, della disposizione di legge, e verso il  figlio venuto a perorare la causa di Antigone ha queste parole: « Ubbidire, ubbidire, e nel molto e nel poco, nel giusto e nell'ingiusto, sempre e comunque, all'uomo che sia posto al timone dello Stato. È l'anarchia il pessimo dei mali: distrugge le città e sconvolge le case, mette in fuga e fa a pezzi gli eserciti in battaglia. Ma è l'ubbidienza, l'ubbidienza ai capi la fonte di salvezza e di vittoria. Noi dobbiamo ubbidire alle leggi, alle leggi scritte». Così posta, non è men vera la preoccupazione di Creonte.  Creonte ed Antigone cercano di portare, nel loro braccio di ferro, le divinità  dalla loro parte. Ciascuno dà ai suoi principî (diritto del ghenos per Antigone che esige di compiere il rituale  funebre per garantire la coesione della famiglia nelle sue relazioni con gli  dei,  contro il diritto della polis attestato da Creonte che esige che le decisioni dell'autorità politica siano rispettate per garantire la coesione civica) un valore assoluto ben oltre il dato contingente della vicenda che li vede contrapposti . Come sempre -  o meglio da quando  abbiamo appreso ciò dagli antichi tragici greci  - le tragedie deflagrano non quando la ragione sta da una parte o dall'altra - chiara, ben definita, che possa metterci al riparo di una difficile scelta - ma quando tutti hanno ragione, la propria ragione,  soggettivamente ed oggettivamente, e, come in questo caso, il diritto non riesce a cogliere due ordini morali entrambi legittimi.  Dal punto di vista strutturale Antigone è un tragedia compatta, stringata, condotta in spazi drammaturgici coesi e ristrettissimi. Il dramma si svolge in brevi e concisi dialoghi di alto contenuto drammatico (agon) Ismene-Antigone, Antigone-Creonte, Creonte-Emone, Tiresia-Creonte inframezzati da interventi del coro (stasimon). Nessuna parola è superflua nel dramma di questo principe dei drammaturghi che è Sofocle.  Scienza del comportamento sociale sia pubblico che privato; virtuosità  retorica; sensibilità estetica e pensosa sapienza  (racchiusa in frasi dotate di una disperata poesia piena di senso ancora sotto il nostro cielo dopo il fluire di tanti  evi) fanno tutt'uno. Non c'è una sola parola  uscita dalla bocca degli eroi di Sofocle che non faccia vibrare qualche corda segreta della nostra anima.  

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