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Alfonso Santagata in Il sole del brigante

il 29 marzo 2008

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Sogliano Cesena Altro

Descrizione dell'Evento

Sono anni che ricerco e raccolgo materiali sul brigantaggio e potrei continuare ancora per anni senza riuscire a finire, data l'enorme quantità  di documentazione su queste figure.

Week End dedicato al Teatro d'autore
SOGLIANO AL RUBICONE
TEATRO TURRONI
Prova d'Attore / 10° anno
sabato 29 marzo, ore 21

Alfonso Santagata in Il sole del brigante

di Alfonso Santagata
con Alfonso Santagata e Massimiliano Poli
luci e suoni Tommaso Checcucci
video Luca Privitera

 
Solo nel periodo che va dal 1860 al 1866 su questo triangolo territoriale si contano migliaia di briganti, che vivono alla macchia passando velocemente da una regione all'altra.

Se dovessi indicare in quale percorso inserire queste storie sui briganti, penso alle tentazioni di un mondo che voglio attraversare per cogliere qualcosa che mi appartiene
Le figure di questa scelta artistica estrema comunicano crudeltà  e poesia: una complessità  lontana dalla fascinazione romantica e dal giudizio cinico e negativo.
Non mi occuperò dei briganti più famosi, quelli che la cronaca più che la storia ha catalogato, controllato, mitizzato e quindi svuotato da ogni motivazione politica facendoli così cadere nell'oblio.

Fra le centinaia di storie di briganti che ho conosciuto ne ho scelto tre.
La prima storia é quella del traditore Giuseppe Caruso, brigante in carriera nella banda del comandante Crocco e poi spia passata all'esercito piemonese per distruggere Crocco e i suoi. Caruso, tradendo, é riuscito a distruggere la banda di Crocco ma Crocco non gli dà  pace e la notte mentre dorme lo schernisce: "Crocco la notte mentre dormo viene a trovarmi mi ride in faccia e se ne va ".

La seconda storia riguarda Pilone, brigante campano, già  soldato borbonico idealista e ingenuo, tradito a Napoli dal suo compare. Pilone, come lavoro, modifica pietre e all'arrivo di Garibaldi si arruola con i Borboni; sconfitto, torna al suo paese, a Boscotrecase, ma i suoi paesani lo considerano uno sbandato borbonico, pericoloso, che gira armato. Il sindaco Antonio Oliva non gli dà  pace, così Pilone, da latitante, forma la sua banda, fatta di soldati allo sbando, delinquenti, affamati e anche di un eremita. Pilone si sentiva importante in mezzo a tutta quella gente, anche per il fatto di vedere il suo nome su tutti i manifesti da ricercato.

La terza storia é quella di due dei cinquantaquattro paesi rasi al suolo e bruciati dai Piemontesi, dopo averne trucidato tutti gli abitanti. Pontelandolfo e Casalduni dovevano rappresentare la lezione da dare a chi non accettava i piemonesi: il generale Cialdini ordinava ai suoi uomini di non lasciare testimoni e soprattutto di non lasciare "pietra su pietra”. Il compito del teatro é quello di conoscere la complessità  di un mondo per portarlo alla propria poetica drammatica. Come un atto d'amore infedele, il teatro trasfigura e inventa situazioni che sono ancora oggi vicine alla nostra memoria e alla nostra vita.

Luogo dell'Evento e gli Hotel nei dintorni