Palinsesto cultura il carteggio tra Capitini e Calogero
il 20 aprile 2010
vedi sulla mappaPesaro Altro
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PESARO – Un interessante carteggio tra i filosofi e politici Aldo Capitini (1899 – 1968) e Guido Calogero (1904 – 1986), che attraversa 32 anni della loro vita, mettendo ben in luce la piena partecipazione di entrambi ai problemi dell’educazione, della politica e della società a loro contemporanea. Grazie all’iniziativa della Fondazione Centro Studi Aldo Capitini di Perugia, ora questo lungo rapporto epistolare è racchiuso in un volume, “Aldo Capitini – Guido Calogero. Lettere 1936 – 1968”, curato da Thomas Casadei e Giuseppe Moscati (Carocci, Roma 2009), che verrà presentato martedì 20 aprile, alle 17.30, nella sala del consiglio provinciale “W.Pierangeli” di Pesaro.
L’iniziativa, che rientra nella rassegna “Palinsesto Cultura” della Provincia, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, l’Anaac (Associazione amici di Aldo Capitini), la “Consulta della provincia di Pesaro e Urbino per la laicità delle istituzioni” ed il Movimento RadicalSocialista.
Dopo i saluti dell’assessore provinciale alle Politiche culturali e valorizzazione beni storici e artistici Davide Rossi, prenderanno la parola il docente di Bioetica all’Università di Urbino Paolo Bonetti (“Liberalsocialismo e laicità nel confronto fra Capitini e Calogero”) ed il docente di filosofia all’Università di Perugia Mario Martini (“Capitini e l’approccio etico – religioso alla politica”), per poi lasciare spazio agli interventi di Luciano Capitini (presidente dell’Anaac), Giancarlo Iacchini (associazione Movimento RadicalSocialista) e Giuseppe Moscati (curatore del volume).
Il filosofo perugino Aldo Capitini, politico antifascista, educatore e poeta, è stato uno tra i primi a cogliere e teorizzare nel nostro Paese il pensiero nonviolento gandhiano, tanto da essere appellato come il “Gandhi italiano”. Il filosofo e saggista romano Guido Calogero ha rappresentato, per l’attività politica e di pensiero, uno fra gli intellettuali italiani più impegnati (diresse anche l'Istituto italiano di cultura a Londra e fu membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei). Il vasto carteggio, da cui traspare la grande stima e amicizia reciproca, ci consentirà di conoscere più a fondo le loro personalità e il loro pensiero.