Aida di Giuseppe Verdi in diretta al Cinema Tiberio di Rimini
il 03 maggio 2011
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Aida Giuseppe Verdi
MARTEDI 3 MAGGIO – ore 20:30
Per rendere giustizia alla monumentale opera verdiana ci voleva un tris di Re delle Arti: Ferzan Ozpetek, regista di gioielli del cinema italiano quali La finestra di fronte, Le fate ignoranti e Saturno contro; Dante Ferretti, scenografo Premio Oscar già autore di alcuni fra i più significativi allestimenti teatrali degli ultimi anni; Zubin Mehta, la cui bacchetta prestigiosa non ha bisogno di presentazioni. Una serata evento semplicemente imperdibile.
Biglietteria: intero 12 euro (ridotto 10 euro riservato agli Abbonati alla Rassegna Opera Live)
Aida
Caratteristiche:
Opera lirica in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, tratto da uno spunto di Auguste Mariette, rielaborato da Camille Du Locle in collaborazione con Verdi.
Prima rappresentazione: Il Cairo, Teatro dell`Opera 24 dicembre 1871.
Trama:
La vicenda si svolge nell`antico Egitto.
Atto I. Scena I. Gli etiopi stanno per attaccare la valle del Nilo e Tebe; Ramfis, gran sacerdote, annuncia al giovane Radames che gli dei hanno già indicato il guerriero che guiderà gli eserciti egiziani contro gli invasori. Radames spera di essere il prescelto e di coprirsi di gloria per amore di Aida, schiava etiope. Sopraggiunge la figlia del faraone, Amneris, seguita da costei, che Amneris, innamorata di Radames sospetta essere a sua volta amata dal giovane; riesce però a nascondere la sua gelosia, fingendo addirittura simpatia per la schiava. Il re seguito dalla corte, viene ad annunciare che Radames è stato designato quale comandante dell`esercito: Aida è combattuta tra l`amore che porta a Radames e il sentimento che la
lega al padre e al suo popolo.
Atto I. Scena II. Nel tempio di Vulcano si svolgono le cerimonie di propiziazione e preghiera, e Radames riceve da Ramfis la spada consacrata.
Atto II. Scena I. Amneris per capire i sentimenti di Aida, le dà il falso annuncio della morte di Radames; l`etiope non sa trattenere un grido di dolore e Amneris, ormai certa di averla rivale, le svela l`inganno giurando vendetta.
Atto II. Scena II. Radames ha sconfitto gli etiopi e l`esercito egiziano sfila trionfalmente davanti al re. Radames, incoronato da Amneris, intercede a favore dei prigionieri, tra cui si trova Amonasro, padre di Aida. Il re accoglie la richiesta, ma poi, per le proteste dei sacerdoti, decide che Aida e suo padre vengano tenuti in ostaggio.
Atto III. Radames non può rifiutare le nozze con la figlia del faraone e Amneris, alla vigilia della cerimonia, si reca a pregare al tempio di Iside. Nel frattempo Amonasro, avendo scoperto l`amore reciproco tra la figlia e Radames, le impone di farsi rivelare dal giovane la strada che percorreranno gli egiziani in modo da consentire agli etiopi in rivolta di piombare sul nemico: poi, non visto, spia un colloquio dei due innamorati, nel corso del quale Radames svela ad Aida che l`esercito Egiziano attaccherà gli etiopi al passo di Napata ancora incustodito. Amonasro, esultante, esce allora dal nascondiglio: Radames, sbigottito, si rende conto di avere tradito senza volerlo il proprio paese. Sopraggiunge Amneris con Ramfis: Amonasro fa per aggredirla ma Radames la protegge e si consegna al gran sacerdote per espiare il suo tradimento, sia pure involontario.
Atto IV. Scena I. Amneris, sempre innamorata di Radames, si reca dal giovane, rinchiuso nel carcere, e lo esorta a rinunciare ad Aida, in cambio lei lo salverà. Ma Radames, incapace di vivere senza l`amata, intende invece espiare la propria colpa: condotto davanti al tribunale dai sacerdoti viene condannato ad essere sepolto vivo.
Atto IV. Scena II. La scena è doppia: sopra c`è l`interno del tempio di Vulcano, sotto la cripta che sarà l`interno della tomba di Radames. Il giovane è stato condotto al suo sepolcro, sulla cui apertura viene calata una grossa pietra; ma ecco apparire Aida che lo ha preceduto nel sotterraneo per morire al suo fianco. Serenamente affrontano insieme la crudele morte, mentre Amneris, nel tempio, leva il suo lamento.
Storia:
Nel novembre del 1869, il viceré d’Egitto Ismail Pascià chiede a Verdi di comporre un inno per l’inaugurazione del Canale di Suez. In un primo momento il Maestro rifiuta la proposta replicando che non è uso scrivere musica di circostanza, ma incomincia ad elaborare l’idea di comporre un’opera nuova. Il Viceré invia a Parigi l’egittologo Auguste Mariette e fa sì che questi si metta in contatto con Camille Du Locle, attraverso il quale avrebbe cercato di assicurarsi la collaborazione di Verdi, Wagner o Gounod, per la composizione dell’inno. Pensando ad un’opera di genere comico per il teatro di Du Locle, Verdi non è intenzionato ad accettare la proposta di Ismail Pascià, ma quando proprio Du Locle gli presenta il programma dell’opera che Mariette gli aveva fornito, il Maestro ne è entusiasta. Il 2 giugno del 1870 accetta finalmente di comporre la musica per Aida che va in scena al Teatro dell’Opera del Cairo la sera del 24 dicembre 1871 diretta da Giovanni Bottesini, protagonista il soprano Antonietta Pozzoni Anastasi; tenore Pietro Mongini; mezzosoprano Eleonora Grossi; baritono Francesco Steller.
Verdi non è presente alla prima ma si guadagna il prestigioso titolo di Commendatore dell’Ordine Ottomano. Un anno dopo ha luogo la prima italiana nella cornice del Teatro alla Scala di Milano la sera dell’8 febbraio 1872, diretta da Franco Faccio.