Gli splendori di Ravenna e Faenza: Mosaici bizantini, famose ceramiche, e la cucina ancora casalinga.
Ravenna, ponte verso Oriente, é illuminata dall'oro dei mosaici delle sue basiliche, il più ricco patrimonio musivo antico e paleocristiano del V e VI secolo. Mosaici bizantini unici, diversi da quelli di Roma e Venezia, con tessere diseguali, spesso d'oro e di luminosa madreperla.
A Ravenna ci sono otto monumenti dichiarati Patrimonio dell'Unesco: San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia e quello di Teodorico, Sant'Apollinare Nuovo e Sant'Apollinare in Classe, il Battistero degli Ariani e quello Neoniano, la Cappella di Sant'Andrea. Quasi tutti custodiscono mosaici.
Tutto nel centro storico, con poche eccezioni, come la basilica di Classe. Uomini e donne che hanno fatto la storia della città , antica capitale dell'Impero romano d'Occidente, sfilano lungo le navate e troneggiano sulle absidi: re, imperatori, santi, saggi.
Da Teodora a Giustiniano, in San Vitale, a sant'Apollinare nella chiesa che porta il suo nome, al cielo stellato di Galla Placidia. Nel centro storico si incontrano poi i palazzi teatro degli amori di Lord Byron, e le tracce di Dante Alighieri, che qui é sepolto. E ancora la chiesa di San Francesco, con la cripta invasa dall'acqua, la Domus dei Tappeti di pietra, il Museo d'arte della città . Per gli amanti della buona tavola poi, é d'obbligo gustare i piatti della cucina locale, a cominciare dai cappelletti, fatti dalle ‘azdore', le massaie romagnole. Chi invece si avventura nel centro storico di Faenza, non può evitare di fermarsi al numero 19 di viale Baccarini, dove si trova uno dei più importanti musei di ceramiche artistiche d'Europa: il Museo internazionale delle ceramiche (Mic).
Fondato nel 1908, ospita raccolte classiche, rinascimentali ed esotiche, a conferma di una tradizione antichissima della città , famosa per la ceramica già nel 1300. Nel cuore della città si spalancano due grandi piazze contigue: piazza della Libertà e piazza del Popolo, circondate da pregevoli palazzi medievali e rinascimentali.
La cattedrale é del XV secolo e in piazza del Popolo c'é la Torre dell'Orologio, che segna l'incrocio tra il cardo e il decumano della Faventia romana. Il territorio é ricco di botteghe di ceramisti e ogni oggetto lavorato da un maestro porta il marchio ‘Ente ceramica Faenza'.
A tavola é un vero trionfo di sapori: pasta tirata a mano, passatelli in brodo, carni ovine tipiche con erbe aromatiche, olio extravergine d'oliva di Brisighella Dop. E per finire i vini con il marchio Doc: Sangiovese, Trebbiano, Pagadebit, Cagnina, Colli di Faenza e Docg Albana a.c.Â
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