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Soroptimist San Marino: salviamo Sakineh

Notizia pubblicata il 05 settembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Fermare l’esecuzione di Sakineh la donna iraniana condannata a morte per adulterio, promuovendo una forte azione a livello internazionale. E’ quanto il Club Soroptimist di San Marino e quelli dell’unione italiana si propongono, unendo la loro voce alle associazioni non governative e di volontariato di tutto il mondo che stanno facendo pressione sul governo iraniano, nel tentativo di salvare la donna dalla lapidazione.

Con questa dichiarazione si è chiuso sabato il convegno “Insieme per il Rwanda”, organizzato al Monastero Santa chiara dal club sammarinese. All’incontro hanno preso parte il segretario di stato agli affari esteri di San Marino, Antonella Mularoni, che nel corso ha confermato l’impegno di San Marino a tutela dei diritti fondamentali della persona e delle donne in particolare, anche per quanto riguarda la drammatica vicenda di Sakineh, il presidente dei club italiani Wilma Malucelli, quello sammarinese, Mara Verbena, Bettina Scholl in rappresentanza del Club Lussemburgo e la presidentessa del Soroptimist di Kigali capitale del Rwanda, Maria Grace Mukabiagaju.

Durante il convegno si è discusso degli interventi di solidarietà e cooperazione avviati nello Stato Africano dal Soroptimist e di cui il club della Repubblica è stato primo promotore. Tali iniziative hanno portato alla costruzione A Kigali del Centro San Marco, dove 160 tra bambini frequentano le scuole materne e primarie e sono offerte assistenza e corsi di formazione professionale alle donne rimaste vedove, durante la lunga guerra civile che ha devastato il Paese. Mentre, in collaborazione con l’Università di San Marino quella di Venezia e la Fondazione Buziol è stato creato “Atelier Rwanda”. Quest’ultimo progetto sposa la tradizione e la cultura artigiana ruandese nella lavorazione delle fibre tessili, con il design italiano. E gli straordinari gioielli e oggetti creati “nell’atelier” africano sono oggi in mostra alla 12^ edizione della Biennale d’Architettura di Venezia e sono destinati a essere esposti il prossimo inverno in Germania a Berlino e nel mese di aprile a San Marino.

E proprio con la visita a Venezia dei padiglioni della Biennale, si è chiusa la tre giorni internazionale organizzata dal Soroptimist del Titano, manifestazione durante la quale ha avuto il suo “battesimo” una nuova varietà di fiore, un Delfinium creato in Olanda con gli stessi colori della bandiera della Repubblica della libertà e offerto alla nazionale di calcio “Orange” prima dell’incontro con quella del Titano e la messa in posa di un bronzo dedicata alla Festa dei Nonni dallo scultore Franco La Maida.