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In trecento per dire “NO” alla demolizione del Novelli

Notizia pubblicata il 27 settembre 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Ieri mattina, hanno partecipato più di 300 riminesi fra operatori teatrali, intellettuali ma anche impiegati, professionisti e famiglie con figli per il presidio contro la vendita e demolizione del teatro in Via Cappellini per finanziare in parte i lavori del restauro del Galli. Il presidio è stato organizzato dai cinque consiglieri: Giovagnoli e Pari (Sel), Coccia e Pazzagli (Pd) e Galvani.

L’artista Vittorio D’Augusta, Sigismondo d’oro nel 2007, è uno dei trecento che hanno firmato ieri contro l’abbattimento del Novelli. D’Augusta ha dichiarato: “Sia chiaro che io non sono contro il recupero del Galli. Il teatro polettiano va assolutamente restaurato e rimesso in funzione. Però il Novelli ha la sua storia, ed è un contenitore ancora prezioso per la città e per Marina centro. Il novelli va difeso, non per nostalgia ma per utilità. E’ vero però che, come hanno sostenuto gli intellettuali di ‘Rimini per la Cultura’, questa città ha bisogno di uno spazio per l’arte contemporanea”.

Gioenzo Renzi del Pdl è riuscito a raccogliere mille firme durante la raccolta di sabato in piazza Tre Martiri, la petizione della sinistra sta andando avanti anche su Facebook nella pagine ‘Salviamo il teatro Novelli’ a cui si sono già iscritti in 1200 e 300 hanno firmato on line.

Giovagnoli ha affermato: “La manifestazione è stata un successo: certo, non abbiamo avuto i numeri del consigliere Renzi ma una cosa è raccogliere le firme in piazza, e un’altra è organizzare un presidio al Novelli. Oggi (ieri per gli legge, ndr) sono arrivate tante persone appositamente per dire no alla demolizione del teatro. Ma la prossima settimana saremo in piazza anche noi, per continuare a sensibilizzare i riminesi sul Novelli”.

Luca Tognacci, tecnico teatrale e uno dei fondatori della rivista Scrittinediti, ha spiegato che il Novelli è un teatro funzionale, con un graticcio e due americane completamente rinnovate due anni fa, un palco di dieci metri e una macchina scenica molto valida e poi ha aggiunto “Sarebbe un’assurdità demolirlo”.