Pasquinelli racconta la prima Festa de’ borg

Era il lontano 1979, quando il fratello di Mario Pasquinelli era tornato a Rimini dopo molti anni per rivedere parenti e amici. Il borgo di San Giuliano si era spopolato, da 2mila persone nei primi del ‘900 a 400. Così era venuta la voglia di festeggiare, di ritrovarsi e rivedersi, un appuntamento tra amici che poi si è trasformata nella Festa de’ borg.

Ma anche se sono passati trent’anni, lo spirito non è cambiato, anche perché fin dall’inizio non era solo una festa per borghigiani, andava oltre il borgo, trasformandosi nella festa dei riminesi. Ora tra via Matteotti e il ponte di Tiberio ci abitano circa 700 persone, alcuni sono tornati alle loro origini e altri hanno scelto il Borgo, anche se provengono da altre città.

Sabato e domenica si terrà la diciasettesima edizione della Festa de’ borg. Da non perdere le opere di Giuliano Maroncelli dedicate alla fantasia Felliniana di Amarcord, poi in via San Giuliano nell’asilo accanto alla chiesa, sarà allestita una mostra dedicata a Ettore Parmeggiani che fu scoperto e lanciato da Toscanini e diventò un tenore della Scala di Milano per ben 16 anni. I borghigiani hanno allestito anche un’altra mostra, nel cinema Tiberio, dedicata al capitano Giuseppe Giulietti, l’ufficiale della Marina che nella spedizione a Fiume, appoggiò inizialmente anche D’Annunzio.