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Festa degli immigrati di seconda generazione con CISL e ANOLF

Notizia pubblicata il 29 settembre 2010



Categoria notizia : Eventi


Sabato e domenica è in programma la festa dedicata agli immigrati di seconda generazione, figli degli extracomunitari nati a Rimini che secondo la legge non possono ottenere la cittadinanza italiana e si sentono continuamente discriminati.

Questa festa è stata organizzata da Cisl e Anolf. Sabato alle ore 15, presso il palazzo del Turismo, ci sarà un convegno a cui parteciperanno anche i parlamentari Sergio Pizzolante del Pdl, Piero Ragazzini della Cisl, Elisa Marchioni del Pd e l’assessore regionale Teresa Marzocchi. Domenica, presso il campo ai casetti, si terrà la festa multietnica con cibi etnici, balli, spettacoli e animazioni.

Sarà un’occasione per far conoscere ai cittadini riminesi la realtà degli immigrati che spesso devono affrontare diffidenza e razzismo. Juliana Duhza, albanese, responsabile della sezione giovani di Anolf, l’associazione che assiste gli immigrati a Rimini dal 1992, ha dichiarato: “Ci sono bambini senegalesi che parlano romagnolo con tanto di accento e non sanno una parola della lingua del loro paese. Eppure continuano a essere visti come stranieri”. I ragazzi extracomunitari nati a Rimini sono già 1.400 mentre quelli immigrati comunitari 281.

Seck Papa Modou, rappresentante della comunità senegalese e responsabile riminese di Anolf, ha spiegato che nonostante questi giovani si sono completamente inseriti, la legge Bossi-Fini dice che non sono italiani. Modou nel convegno di sabato esporrà il progetto di legge che riconosce la cittadinanza italiana a chi è nato o è arrivato in Italia prima del sesto anno d’età. Anolf segue 3mila immigrati per aiutarli con il permesso di soggiorno ed emergenze casa e lavoro. Modou ha spiegato che moti stranieri, durante la stagione, vengono messi in regola per 4 ore e ne lavorano 12 per 500 euro al mese, il tutto per riuscire ad avere il permesso di soggiorno. Una realtà diffusa e molto triste come quella dei vu’ cumprà, Papa Modou, aveva proposto al Comune di Rimini di realizzare un mercatino etnico dietro piazza Kennedy e a Viserba per ambulanti regolari, per disincentivare quelli irregolari, ma il sindaco Ravaioli non ha dato l’ok.