La bottega sotto casa, sempre più rara e preziosa

Nella città di Rimini, i piccoli esercizi commerciali si contano sulle punta delle dita. Con l’arrivo degli iper, le botteghe sotto casa non riescono a far quadrare i bilanci e rischiano “l’estinzione”. I negozi di quartiere però, sono luoghi preziosi, non solo per l’acquisto veloce di generi alimentari ma anche per la vita sociale dei propri clienti.

Laura, una cliente affezionata del negozio di alimentari in via Garibaldi “Gastronomia da Marco” ha dichiarato: “Ci sono luoghi che non possono essere sostituiti, perché ci sei affezionato, perché ci hai passato una vita e ora che sei in pensione non puoi farne più a meno. Questo negozio è uno di quelli. Faccio circa tre chilometri ogni giorno per fare spesa qui. Ci metto un po’ a trovare parcheggio, preferisco continuare a venire da Marco, che spostarmi nei grandi iper. Là mi sento solo un numero. Non c’è nessuno che mi consiglia, che mi chiede come va”.

I proprietari hanno confermato che hanno instaurato un rapporto di fiducia con i loro clienti, non solo per consigli su cosa comprare e come cucinare ma anche grazie alla vita quotidiana, dal battesimo del nipote al matrimonio del figlio.

Una cliente affezionata di un’altra bottega, è Nonna Emilia che fa la spesa tutti i giorni nell’alimentari di via Pascoli, ed ha affermato: “Questo negozio deve restare qui e non deve scomparire. Serve alla gente, ai vecchi come me. Io non riesco ad andare nei centri commerciali. Dovrei prendere il pullman, ma hanno scalini troppo alti e io faccio fatica a camminare. Sono fortunata ad avere ancora un negozio così vicino a casa”.

Il proprietario ha spiegato che spesso gli anziani vengono solo per fare due chiacchiere, hanno bisogno di comunicare con qualcuno perché molti vivono da soli e la bottega diventa un luogo d’incontro per parlare dell’aumento del gas o del tempo.

Nonostante gli affitti, sempre più cari, alcuni commercianti non si danno per vinti come Monica e Rosella che hanno aperto un negozio per la casa in via Lagomaggio. Monica ha dichiarato: “Il rapporto umano è ancora fondamentale. Siamo qui da qualche mese, ma abbiamo instaurato rapporti d’amicizia molto forti con i clienti. Ci sono persone che vengono qui solo per sfogarsi. Sappiamo come si chiamano i loro figli, conosciamo i loro probelami, di qualunque tipo e cerchiamo di star loro vicini anche nei momenti di difficoltà”.

Al di là del banco, i venditori diventano confidenti e a volte anche amici che regalano un sorriso e la possibilità di raccontarsi un rapporto con il cliente che negli iper non si potrà mai instaurare.