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Normative Cee Adriatico “acque eccellenti”

Notizia pubblicata il 27 settembre 2010



Categoria notizia : Turismo


I nuovi controlli in mare secondo la normativa Cee hanno detto ‘si’ alla balneazione nell’Adriatico. I bagnini e addetti ai lavori erano parecchio preoccupati visto che la nuova normativa impone i prelievi in giorni fissi, senza la possibilità di prorogarli in caso di mal tempo (solo in caso di impraticabilità del mare). Questo è un problema visto che il nostro sistema fognario non è tarato sui massimi carichi estivi e le ‘chiuse’ si aprono in caso di forti piogge, causando un alto incremento dell’inquinazione e dei enterococchi intestinali ed escheriacoli analizzati nei parametri.

Questa estate è andata bene visto che tutti e 5 i prelievi sono capitati con il bel tempo, tranne in un’occasione dove il meteo era incerto, ma non pessimo. Non sono quindi stati attribuiti cartellini rossi, che impongono il divieto immediato di balneazione in una determinata zona, solo un paio di cartellini gialli. Mauro Stambazzi, direttore Arpa Rimini, che si occupa come sempre dei prelievi, ha dichiarato: “Abbiamo avuto due sole zone che ci hanno dato qualche problema: alla Vena II e a foce Marecchia. Ma i valori sono sempre rimasti molto lontani da quelli limite, che farebbero scattare il divieto di balneazione, sino ad eventuale riscontro analitico contrario”. Il 30 marzo di quest’anno il decreto del ministero della Salute ha reso assoluta la direttiva dell’Unione europea, recepita dalla nostra nazione con il decreto legge 116 del 2008.

Il mare era stato ‘diviso’ in 38 tratti dal 1987, mentre dall’entrata della normativa Ue sono diventati 47, Stambazzi ha spiegato che questo incremento è stato imposto per rappresentare acque omogenee. Gli analisti Arpa in collaborazione con la Capitaneria di Porto arrivano dal ‘largo’ avvicinandosi a riva fino ad una profondità di un metro/metro e mezzo. Il campione di acqua viene prelevato a 20 centimetri al di sotto della superficie.

Nel marzo 2011 scadrà la definizione dei ‘profili delle acque’ dove ogni tratto di mare riceverà una ‘carta d’identità’ dove verrà illustrato cosa arriva lì da terra e cosa c’è in mare. Entro la stagione 2012 lo Stato, Regione e Comuni saranno tenuti dalla legge europea al miglioramento delle informazioni sulle acque. Successivamente nel 2015, verrà applicata la classificazione definitiva delle acque, da ‘scarsa’ ad ‘eccellente’. Quella provvisoria attuale è ‘eccellente’.

Per risolvere i ‘cartellini gialli’, Arpa si è mossa insieme al Consorzio di Bonifica e ai comuni interessati per rimuovere le cause. Nello specifico Arpa Forlì-Cesena ha chiesto e ottenuto una informativa dal Consorzio forlivese, sui lavori di pulizia e sfalcio del canale che aveva causato un elevato inquinamento del mare e sembra che il caso sia stato risolto. Per quanto riguarda il Marecchia, la situazione è più complessa visto che ci sono due scarichi degli impianti di depurazione della Marecchiese e Santa Giustina e bypass di emergenza collegati alle acque dell’Ausa, con gli sforatori di piena della rete fognaria. Intanto gli operatori possono tirare un sospiro di sollievo, per quest’anno è andata.