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Saludecio

Saludecio: Porta Montanara sec. XIV
Saludecio: Chiesa dei Gerolomini
Saludecio:Palazzo Albini sec. XVI
Porta Marina sec. XIV: una bella struttura risalente all’epoca di Sigismondo Pandolfo Malatesta
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In questo versante della Signoria malatestiana le colline hanno un profilo dolce e allungato, ideale per costruirci sopra castelli e paesi dove scopi difensivi e sviluppo civile hanno potuto convivere e dare il meglio. Così è stato per Saludecio che a partire dal 1500 fino al 1800 è divenuta la cittadina più importante di questa parte della Valconca.

 Una piccola capitale dove palazzi raffinati e casupole di borgo hanno creato uno stile popolare e nobile allo stesso tempo, che si è mantenuto intatto fino ai nostri giorni. Una grande chiesa domina la piazza, le mura sono circondate da viali alberati e giardini ben curati, le vie interne si animano durante l'estate grazie ad una serie di rassegne e festeggiamenti famosi in Emilia Romagna e nelle Marche. Entrare da una delle antiche porte del paese è scoprire una dimensione speciale.
 
Su queste colline gli uomini si sono stabiliti sin dai tempi antichissimi; perché sono fertili, con un buon clima, facili da vivere e, non ultimo, decisamente belle. E'dunque normale che riferite a Saludecio si trovino testimonianze d'epoca romana e alto medioevale, ed è ovvio che qui sia nato un paese ricco e potente che ha saputo consolidare il proprio ruolo anche dopo la disfatta della casata dei Malatesta.  
 
Chi fosse uno dei principali centri della linea difensiva ma anche una delle comunità più floride della Signoria è ancor oggi molto evidente. In più nel XIIIsecolo vive a Saludecio un personaggio che darà fama al paese in tutte le terre circostanti: il Beato Amato Ronconi, figura religiosa molto importante, anche ai tempi nostri, nella devozione popolare. Come tutti gli altri castelli della zona, Saludecio vede le dispute continue tra i Malatesta e Montefeltro, e quindi risalgono all'epoca i grandi lavori (secoli XIII, XIV,XV ) per la costruzione di una rocca e di una vasta e forte cinta muraria imn cui resta armoniosamente racchiuso il centro storico.  
La fine del dominio malatestiano non segna però, a differenza di quello che accade per altri luoghi, l'inizio del declino: potenti famiglie costruirono palazzi di pregio, intellettuali locali conquistarono grande fama,venne costruita una chiesa che può considerarsi una piccola cattedrale e ancora nell'800 la cittadina cresceva dotandosi delle istituzioni che la portarono ad essere la capitale della Valconca. Tutto ciò mantenendo in modo misurato ed elegante tutta l'antica struttura. Oggi agricoltura e turismo sono le due carte che Saludecio gioca per confermarsi uno dei luoghi privilegiati della Signoria malatestiana.
 
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