Percorso lungo il Rubicone
Il punto di partenza del nostro percorso è il peasino di Calisese; qui infatti è possibile parcheggiare la macchina e proseguire a piedi. Caratteristica principale dell'itinerario è proprio la varietà del paesaggio: passeremo dalla zona collinare, alla pianura alla pianura della campagna calisese, per arrivare infine al torrente Pisciatello.
La zona collinare raggiunge Via Madonna dell'Ulivo lungo il crinale partendo dal centro di Calisese. Per un tratto dobbiamo percorrere Via Montiano in direzione della Via Emilia, poi giriamo a sinistra in Via San Michele. Ci ritroveremo ai piedi della collina su cui sorge Palazzo Rognoni. Continuiamo in Via Cicala, percorrendo la salita (100m di dislivello). La strada poi si immette in Via Madonna dell'Ulivo. La prima tappa principale del tragitto è proprio l'oratorio della Madonna dell'Ulivo, costruito interamente in mattoni e risalente al XV secolo. Torniamo verso valle seguendo Via Calisese, ma prima di toccare la zona pianeggiante, è d'obbligo fare tappa al piccolo laghetto. Quindi, da Via Calisese ci immettiamo prima in Via delle Pecore e poi in Via Visano II.
Il paesaggio della zona pianeggiante è caratterizzato dalle distese dei campi coltivati. Le coltivazioni agricole prediligono per lo più grano e frutta. I numerosi casolari sparsi qua e là tra un campo e l'altro sono i veri testimoni della tradizione agricola cesenate. Fino a qualche secolo fa era molto diffusa la coltivazione della canapa, utilizzata per la produzione di indumenti e dell'ulivo, a cui si doveva la presenza dei mulini ad acqua per macinare le olive e sfibrare la canapa lungo le rive del torrente Pisciatello. Dalla pianura possiamo ammirare il paesaggio collinare circostante della zona di Montiano.
Proseguiamo seguendo il corso del Rubicone. A Calisese, vicino al ponte sul Pisciatello, merita una visita la Pieve di Santa Maria di Calisese. A livello architettonico, la pieve ricorda lo stile ravennate; non a caso infatti dipendeva dalla Chiesa di Ravenna, che durante il Medioevo aveva esteso i suoi possedimenti persino in territorio cesenate. Sorgeva in un punto di importanza strategica, soprattutto contro le minacce provevienti dal riminese. Inizialmente fu dedicata a San Martino, poi, dopo l'episodio della lacrimazione della madonna di Galaktotrophousa, di cui la chiesa possiede una raffigurazione nella cripta, venne dedicata a Maria.