Percorso dei Gessi e di Rio Marano
Il punto di partenza di questo percorso si trova proprio a ridosso del centro storico di Cesena. Il tragitto si sviluppa su quattro direttrici principali: le valli del Cesuola e del Rio Marano con le rispettive strade del crinale, via Celincordia e via San Tommaso. Il paesaggio che collega la pianura alla collina è caratterizzato dal verde dei campi coltivati di viti e ulivi, ma soprattutto dalla bellezza degli squarci panoramici mozzafiato che hanno reso i Gessi la via delle passeggiate per eccellenza.
L'itinerario si svolge per gran parte su strade asfaltate, fatta eccezione di alcune piccole deviazioni. Il percorso tuttavia resta agevole per la presenza di numerose aree attrezzate per la sosta, fonti d'acqua potabile e segnaletica ben curata. Presso i contadini della zona inoltre è possibile acquistare cibo e prodotti agricoli tipici.
Si parte dalla Chiesa dell'Osservanza, perchè qui infatti è possibile lasciare l'automobile per proseguire a piedi.
La chiesa, insieme al convento, fu costruita intorno alla metà del XV sec. dai frati Minori osservanti, su impulso della famiglia del Malatesta. L'architetto fu maso di Pietro da Lugano, a cui si deve anche il campanile del Duomo di Cesena. Del periodo malatestiano oggi purtroppo resta ben poco oltre all'abside, al campanile e al porticato. Il resto della chiesa fu ricostruito in puro stile neoclassico alla fine 1700 dal mantovano Leandro Marconi
Dall'Osservanza ci dirigiamo in direzione del torrente Cesuola percorrendo l'area pedonale che si immette in via Genocchi subito dopo aver passato il cimitero. A questo punto ci si presentano 2 possibilità: la prima è quella di svoltare a sinistra e intraprendere subito la via dei Gessi in salita, la seconda è quella di seguire la valle del Cesuola, che funge da collegamento tra la zona collinare e la pianura.
Ci troviamo in una zona che un tempo costituiva un vero e proprio centro religioso: lo testimoniano le frazioni di Rio Eremo e di Ponte Abbadesse, sulla cui strada principale sorgeva il Monastero dei SS Filippo e Giacomo, di cui oggi non resta traccia.A 3 km di distanza sorgeva anche l'eremo fondato da San Giovanni Bono intorno al 1200. Dalla frazione di Rio Eremo, si prosegue verso la salita giungendo al bivio dei Gessi. da qui partono le tre direttrici principali del nostro percorso: via Celincordia, che conduce di nuovo all'Osservanza, Via Rio Marano, che porta verso la valle omonima, e Via dei Fabbri, che arriva sino a San Tommaso. Solitamente la via Celincordia è affollata dai pedoni, che la percorrono lungo un crinale di 3 km. Prima di scendere a valle imbocchiamo la Via del Monte, e dopo 500 m ci ritroviamo all' Abbazzia di Santa maria del Monte, vero unico gioiello artistico e culturale della città di Cesena.
(IMMAGINE)
Da via Rio Marano si può scendere verso valle fino ad arrivare alla Via Emilia in pianura che fiancheggia il corso del torrente, oppure salire lungo il crinale verso via San Tommaso, che sul versante opposto si affaccia sulla valle del rio Donegallia. Se prendiamo quest'ultima, dopo aver superato un cippo posto in memoria dei partigiani della zona, svoltiamo a sinistra verso la Pieve di San Tommaso. Costruita nel X sec. e situata nel punto più alto del percorso, a 195m s.l.m., la pieve fungeva da importante centro religioso e dipendeva dalla Chiesa di Ravenna, che aveva esteso il suo dominio persino nel territorio cesenate. Il colle su sui sorge fa presupporre che in epoca medievale fosse un punto di riferimento dal momento che vi convergono tutte le strade e i sentieri di campagna. la struttura interna della basilica si presenta ben conservata, nonostante solamente una delle colonne (la quarta dal lato sinistro) sia originale. All'ingresso troviamo tre capitalli provenienti dal ravennate, mentre nell'area dell'abside sono visibili diversi affreschi ottocenteschi. Uscendo, verso il retro delle pieve, non perdetevi il panorama mozzafiato che nelle giornate di sole permette allo sguardo di ammirare la bellezza della costa tra Rimini e Ravenna.