Torriana in Mountain Bike: la cinghialaia
Questo tracciato permette di partire da Rimini, scaldare per bene le gambe ed affrontare la salita della cosiddetta "cinghialaia", alias di Via Poggiolo, in perfette condizioni. Il punto di partenza è il ponte di Legno di Via Tonale, che scavalca il deviatore del Fiume Marecchia.
Imbocchiamo la strada verso monte sulla sponda sinistra, la percorriamo fino al bivio dove notiamo a destra un attraversamento del canale del torrente Ausa che scorre incanalato in un percorso artificiale piuttosto ampio. Lo attraversiamo e risalendo svoltiamo a sinistra, nuovamente verso monte.
Da qui ci aspettano oltre 20 km di pista ciclabile, tutte in leggerissima salita che ci portano dal livello del mare fino a 115 mt. d'altitudine.
Lungo questa prima parte del percorso costeggeremo due cave di sassi, il Golf Club Tenuta Amalia ed il parco di Villa Verucchio, dove è da segnalare una fontana per effettuare il rifornimento di acqua.
ma assolutamente degno di una fotoricordo..
Da non perdere la parte del fiume che all'altezza del parco di Villa Verucchio forma una sorta di Canyon molto suggestivo, panor
Si percorre tutta la pista ciclabile sino alla fine, alla sbarra che delimita la pista si gira a destra e si va verso Ponte Verucchio, lo si attraversa e proprio al termine attraversiamo la strada imboccando via Palazzo.
La strada è asfaltata e ricca di saliscendi, alcuni di essi abbastanza ripidi.
Dopo circa due chilometri si incrocia sulla destra la Via Poggiolo,che parte in asfallto ma non tarda a diventare sassosa.
Il fondo all'inzio è stabile, con ghiaia abbastanza compatta e strada piatta.. ma le insidie del fondo di questa strada però non tardano a farsi vedere..
Infatti dove la pendenza si fa più accentuata anche la qualità del fondo comincia a peggiorare.
Ed è proprio questo che forse rende così impegnativa questa salita, che è poi tremendamente pendente solo in un paio di punti più in alto, dove proprio qui i sassi che affiorano dal fondo tendono a staccarsi e fanno perdere il controllo dell'anteriore, mentre la ruota posteriore perde di aderenza sotto le spinte delle pedalate.
Salendo il panorama diventa veramente piacevole, si notano intorno (alle spalle della salita) San Marino, Verucchio e i monti della Valmarecchia.
Ad un certo punto della salita la strada spiana leggermente e permette di prendere fiato, giusto quello che serve per affrontare l'ultimo tratto che, data anche data la fatica accumulata sulle gambe, lo rende ancora più impegnativo.
Si tratta di un "muro" che conduce direttamente a Via Montebello, la strada che unisce Torriana a Montebello.
Un tratto reso ancora più difficile dalle pietre libere lungo la strada, con un avvallamento centrale, che costringe a passare da destra a sinistra e tenendo il manubrio per evitare colpi di sterzo.
Anche qui, seppur in salita, le sospensioni aiutano parecchio il lavoro del biker.
E' molto utile risparmiare un pò di energie per riuscire a passare in velocità i tratti più impegnativi.
In cima si prende un pò di fiato e senza riposarsi troppo si può partire verso destra lentamente, su tratto asfaltato, e ci dirigiamo verso il centro di Torriana che dovremo attraversare.
Segnalo una fontanella posta nella piazza di Torriana, proprio di fronte all'Ufficio Postale dove c'è la scalinata con la fontana albero di Tonino Guerra.
Si prosegue dritto, sempre su strada asfaltata, dove la strada comincia a scendere verso Santarcangelo di Romagna ed affrontiamo Via Torrianese che ci conduce fino ai piedi di Torriana dopo un dislivelli di 270 metri circa di discesa.
Proseguiamo in direzione Santarcangelo di Romagna - Poggio Berni e poco dopo il borgo denominato "Santo Marino" imbocchiamo via Guado Marecchia a destra.
Qui inizia un sentiero che si avvicina gradualmente al fiume fino a lambirlo.
Il percorso da questo lato del fiume non si può propriamente definire una pista ciclabile, anche se alcuni tratti sono molto scorrevoli poichè utilizzati dai camion che viaggiano da e per le cave, il terreno è molto più accidentato della sponda opposta.
Si passa dentro il terreno dei "Mutoid" e poi si continua a lambire il fiume Marecchia fino alla fine del percorso.
Capirete di aver terminato la corsa quando troverete il mare come ostacolo, dato che il tracciato permette di arrivare fino al lato di RIvabella del deviatore Marecchia, sul piccolo molo che si imbocca dall'inizio di Via Toscanelli.