Mirabilandia parlerà spagnolo
Notizia pubblicata il 04 agosto 2006
Categoria notizia : Fatti Curiosi
LA SPAGNA è sbarcata a Ravenna per fare shopping. La cifra che è stata sborsata è ancora un mistero, nessuno sembra in grado di rivelarla, ma la notizia è ormai certa. Mirabilandia, il secondo parco di divertimenti d' Italia per grandezza e numero di visitatori, è passata di mano.
Il gruppo iberico Parques Reunidos ha annunciato di aver acquistato il 100 per cento del capitale della struttura, fino a ieri di proprietà di due soci, l' italiano - di Reggio Emilia - Giancarlo Casoli e il tedesco Gottlieb Loeffelhardt. Management che in dieci anni, dal 1996 - anno in cui il parco, nato nel 1992, fu acquisito - ha portato i visitatori da 500mila agli attuali quasi due milioni all' anno e il fatturato - il dato è del 2005 - a oltre 40 milioni di euro. Un vero e proprio gioiello, una macchina per far soldi che faceva gola a molti. Soprattutto alle grandi corporation straniere, che, ormai su tutti i fronti, stanno colonizzando l' Italia. Negli ultimi anni, infatti, gli spagnoli si sono fatti strada sia nel settore della grande distribuzione, che dell' abbigliamento, che, ancora, dei servizi. E ora hanno aperto una breccia anche nel ricco settore dei divertimenti.
Così Mirabilandia, una delle principali attrazioni della Riviera, è passata a uno dei più importanti operatori nel settore del tempo libero in Europa, che controlla 21 strutture in Spagna, Belgio, Norvegia, Francia e Argentina. Un gruppo che, nato nel 1998, ha ottime credenziali e prevede di chiudere l' esercizio del 2006 con oltre nove milioni di visitatori e un fatturato di oltre 180 milioni di euro, la metà dei quali guadagnati fuori dalla Spagna.
E una realtà che, negli ultimi tre anni, ha fatto investimenti in manutenzione e miglioramento per 55 milioni di euro e in nuovi acquisti per oltre 72 milioni. «L' acquisizione di Mirabilandia - ha dichiarato Richard Golding, consigliere delegato del gruppo - a soli pochi giorni dall' integrazione di Marineland, il maggior parco marino francese, e dell' Aquarium del Mar del Plata, in Argentina, comporta un consolidamento del nostro piano strategico. Il nuovo acquisto - ha continuato - ci permette di proseguire nel nostro obiettivo di internazionalizzazione della società». Ben strutturato l' azionariato del gruppo, che per l' operazione ha avuto come advisor gli spagnoli di Socios Financeiros: principali detentori delle quote di Parques Reunidos sono Advent International, Morgan Stanley e Standard Life. Intanto, a Ravenna, la notizia è stata accolta con favore. «Il fatto che Mirabilandia entri nell' orbita di un gruppo internazionale - ha dichiarato l' assessore comunale al Turismo, Andrea Corsini - inserisce la città in un circuito dal quale si potranno trarre benefici importanti».
Nessun dubbio, inoltre, sul fronte occupazionale. Il parco, che dà lavoro a cento persone in inverno e a più di mille nella stagione estiva, rimarrà quello che è. «Anzi - ha spiegato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci - i rappresentanti di Parques Reunidos mi hanno assicurato che presto verranno fatti nuovi investimenti. Ci sarà continuità nella conduzione - ha continuato Matteucci - e non siamo assolutamente preoccupati, perché il gruppo acquirente è saldo e solido. Mirabilandia è, e continuerà a essere, il prodotto di punta dell' offerta turistica di Ravenna. Nonché il datore di lavoro di centinaia di ragazzi, specie studenti, che durante l' estate sono impiegati nelle varie attività, dalla ristorazione all' accoglienza dei visitatori.
Con il vecchio management abbiamo sempre avuto rapporti più che positivi e credo che continueremo ad averli anche con il nuovo. Ora, l' impegno dell' amministrazione comunale - ha concluso - è quello di aumentare l' offerta ricettiva della città. Servono nuovi alberghi: nei prossimi anni lavoreremo su questo fronte».
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