Loris Reggiani, la grande paura é passata
Notizia pubblicata il 22 febbraio 2008
Categoria notizia : Sport
Quando e come é successo l'incidente che lo ha costretto al riposo?«Tutti gli anni mi piace passare il capodanno in Sardegna da amici dove posso godere di un posto meraviglioso e divertirmi nel fare fuoristrada, hobby che mi é rimasto da sempre. Ed é stato proprio mentre mi dilettavo nell'enduro che sono caduto; e dire che non é la prima volta, considerando che nelle due precedenti occasioni che ci sono andato mi sono fatto male. Inizio a pensare che quel posto mi porti un po' sfortuna».
Qual é la dinamica?Â«àˆ stata piuttosto sciocca, perchè sono caduto da fermo: ho appoggiato istintivamente la gamba che era dalla parte della discesa, non sono riuscito a sostenere il peso del motore e il ginocchio si é piegato verso l'esterno. Ho sentito subito molto male ma ho pensato di essermi rotto solo un legamento così ho terminato la mia vacanza. Quando sono tornato a Forlì ho subito avvertito i medici di cui mi fido di più, Claudio Costa e Giorgio Gondolini. Dalle lastre é emerso che il danno era maggiore e sono stato trasferito all'ospedale di Imola per un'operazione d'urgenza. Mi hanno messo una vite e due chiodi. Ho passato 2 settimane di dolori e sotto morfina per scoprire infine, dalle analisi del sangue, che avevo un'infezione».Malasanità ?«Sicuramente qualcosa durante l'operazione é andato storto perchè non saprei come aver preso l'infezione se non durante l'operazione. All'ospedale privato Villa Serena di Forlì ho subito un'altra operazione per togliere i ferri e per cercare di pulire l'infezione. Ho fatto 3 giorni di lavaggio al ginocchio, cura di antibiotici per un mese e sto ancora facendo la camera iperbarica, sperimentata dal dottor Costa 2 anni fa su un altro pilota, Mick Doohan».
Ora come sta?«Mi sento meglio, l'infezione é sparita ma continuo a fare fisioterapia. Ho passato però un periodo critico non solo fisicamente ma anche psicologicamente: quando ho capito che c'era l'infezione ho pensato anche al taglio della gamba».Anche se non é più un pilota, la sfortuna continua a perseguitarla.«Non mi ritengo una persona sfortunata. Nella mia vita ho avuto l'enorme fortuna di fare del mio hobby un lavoro, ma per quanto riguarda gli incidenti penso di essere abbastanza perseguitato. Una cosa positiva c'é però in quello che é successo: frequentavo una ragazza, Valentina, che dopo l'incidente si é messa a mia completa disposizione e mi ha aiutato molto. Ho avuto quindi modo di conoscerla e ho capito che mi piace molto».Quando tornerai in scena?«Per la prima gara del 9 marzo in Qatar non sarò al fianco di Guido Meda ma dovrei partecipare a Fuorigiri con Marco Lucchinelli e forse mi fermerò anche a fare Controcampo. Per la seconda gara, il 30 marzo a Jerez, invece ci sarò, sempre se va tutto bene».