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Descrizione dell'Evento

Giovedì 14 dicembre alle ore 20,30 (repliche il 16, 17 e 18) al Teatro Alighieri di Ravenna si celebrerà un grande ritorno, quello di Riccardo Muti alla direzione di un'opera dopo due lunghissimi anni di assenza dal golfo mistico dei teatri italiani.

Riccardo Muti dirige Don Pasquale al Teatro Alighieri di Ravenna
Per questo nuovo 'debutto' il maestro ha scelto la sua città adottiva e un'opera che ha segnato momenti salienti della sua carriera, il Don Pasquale di Gaetano Donizetti.

La scelta di tornare al Don Pasquale dopo i tre illustri precedenti che prima lo avevano visto al debutto a Salisburgo - invitato da Karajan - nell'ormai lontano 1971 (per la regia del ceco Ladislav ¦tros), l'anno successivo a Firenze (con la regia di Sylvano Bussotti) e infine alla Scala nel 1982 (con la regia di Stefano Vizioli), non significa volgere uno sguardo rassicurante al passato ma, come sottolinea il direttore, "ripartire completamente da capo, fare tabula rasa per imboccare una strada nuova".

Don Pasquale Riccardo Muti

La nuova strada parte da Ravenna dove con un team giovane Riccardo Muti inizierà questo nuovo cammino che gli permetterà di "scoprire cose nuove, prima impensabili". Qui infatti Ravenna Festival ha dato vita, lontano dal consueto calendario estivo, ad un laboratorio curato personalmente dal maestro Riccardo Muti - particolarmente sensibile alla formazione di nuove leve di giovani artisti - che affianca al direttore artisti di grande spessore ed esperienza come Claudio Desderi, che oltre a sostenere il ruolo protagonista ha tenuto un seminario di vocalità e di interpretazione della commedia musicale rivolto al giovane cast, Gabriella Pescucci, pluripremiata firma del teatro italiano e del cinema internazionale che ha disegnato i costumi, il noto scenografo Italo Grassi e Pasquali Mari light designer che vanta importanti collaborazioni nel teatro e nel cinema.

La regia è affidata ad un giovane regista di talento, Andrea De Rosa - anche musicista di formazione - che all'attività teatrale affianca un crescente impegno nel teatro musicale come testimonia il recentissimo successo del trittico di opere dirette per il Teatro São Carlos di Lisbona composto da Sancta Susanna di Paul Hindemith, Erwartung di Arnold Schoenberg, e Il dissoluto assolto di Azio Corghi.

Nell'intervista pubblicata nel programma di sala Riccardo Muti svela alcune chiavi di lettura: "Don Pasquale è opera ironica, però come tutte le altre opere di Donizetti, la sua comicità, la sua ironia è sempre - e questo andrebbe sottolineato almeno tre volte - venata di una grande malinconia. È questo che lo differenzia da Rossini e non perché Rossini non sia malinconico o che non sia addirittura drammatico o tragico, ma nell'opera comica Rossini pensa a divertire anche attraverso il martellamento di un virtuosismo strumentale e vocale a cui Donizetti è completamente estraneo, perché Donizetti trova l'ironia e il sorriso su un libretto fantastico, perché il libretto del Don Pasquale è un libretto perfetto attraverso la capacità di piegare la musica alla parola e di piegarsi proprio al significato profondo di ogni parola per cui con pochi mezzi e con pochi cenni Donizetti è capace di creare, come nel caso di Don Pasquale, un'opera drammaturgicamente perfetta."

Riccardo Muti

Sulla stessa lunghezza d'onda si muove la regia di De Rosa che crea uno spazio scenico aperto, teatro nel teatro dove i personaggi entrano ed escono mettendo e smettendo i loro panni. Un teatro senza quinte dove tutto è sotto gli occhi di tutti, dove il pubblico, proprio per questo è reso partecipe della vicenda.
"Il libretto del Don Pasquale mi ha fatto tornare alla mente certe indimenticabili burle narrate nelle novelle del Decamerone, nelle quali l'effetto comico è tanto più efficace quanto più i personaggi manifestano il loro lato ridicolo attraverso il congegno spietato che si stringe loro intorno". Così Andrea De Rosa motiva le sue scelte, la stessa suggestione che gli suggerisce - seguendo ancora il filo di una analogia con il Decamerone (in cui i narratori appaiono tra una novella e l'altra, facendo risaltare i loro racconti sullo sfondo drammatico della Firenze decimata dalla pestilenza) - "il bisogno per Don Pasquale di una cornice attraverso la quale noi potessimo vedere gli attori che mettono in scena la farsa e le loro reazioni al gioco che vanno facendo."

Il cast, guidato come detto da Claudio Desderi - una sorta di secondo direttore in scena - comprende, sempre nelle vesti di Don Pasquale Nicola Alaimo, il Dottor Malatesta sarà interpretato da Mario Cassi e Bruno Taddia, Ernesto da Francisco Gatell e David Alegret, Laura Giordano e Sandra Pastrana si alterneranno nei panni di Norina, mentre il notaro sarà Gabriele Spina.

Il nuovo allestimento di Ravenna Festival, una coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna - Teatro Municipale di Piacenza, sarà replicato a Piacenza il 29 e 30 dicembre.

Info: www.ravennafestival.org - tel. 0544 249244

Ravenna Festival "Dicembre all'opera"
TEATRO ALIGHIERI
giovedì 14 dicembre ore 20.30 - anteprima
sabato 16, lunedì 18 dicembre ore 20.30
domenica 17 dicembre ore 15.30

DON PASQUALE
dramma buffo in tre atti
libretto di Giovanni Ruffini
musica di GAETANO DONIZETTI (1797-1848)
(Ed. Casa Ricordi, Milano)

personaggi interpreti
Don Pasquale Claudio Desderi, Nicola Alaimo
Dottor Malatesta Mario Cassi, Bruno Taddia
Ernesto Francisco Gatell, David Alegret
Norina Laura Giordano, Sandra Pastrana
Un notaro Gabriele Spina

direttore Riccardo Muti
regia di Andrea De Rosa
scene di Italo Grassi
costumi di Gabriella Pescucci
luci di Pasquale Mari

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
maestro del coro Corrado Casati

Nuovo allestimento di Ravenna Festival
coproduzione Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Municipale di Piacenza

DON PASQUALE
Ravenna Festival
le nuove proposte
"Dicembre all'opera"

SABATO 16 DICEMBRE ORE 20.30 FUORI ABBONAMENTO
DOMENICA 17 DICEMBRE ORE 15.30  FUORI ABB.
LUNEDÌ 18 DICEMBRE ORE 20.30 FUORI ABB.

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